Motoshige, uno spadaio dalla fama ineguagliata, si trasferì nella regione di Mino e vi scoprì terra per la tempra, carbone di pino di ottima qualità, acque purissime e tutti gli elementi ideali per la realizzazione della spada giapponese. A Seki realizzò il suo miglior pugnale, un "tanto" che chiamò Komorebi. …questo pugnale restò disperso fino al 2015, anno in cui venne confiscato da un contrabbandiere d’arte e rivenduto all’asta al collezionista italiano Massimo Belcastro che al momento lo tiene in esposizione nel museo privato nella sua tenuta in Toscana.
L’ereditiera Yoshiko Kobayashi vi ha contattato perché siete tra i migliori specialisti di furto su commissione di opere d’arte e vi ha chiesto di rubare il pugnale. Kobayashi, secondo la biografia di famiglia, discendono direttamente da Motoshige e Yoshiko rivendica la proprietà di tutti i suoi manufatti, tra i quali l’inestimabile pugnale Komorebi.
L’organizzazione di Kobayashi ha corrotto un addetto alla sicurezza per disattivare le telecamere di sorveglianza e ha fornito gli schemi dell’antifurto esterno per potere entrare. Avrete un’ora di tempo per trovare il modo di uscire con il pugnale prima che le telecamere tornino in funzione.
Siete dei professionisti quindi non rubate nessun’altra opera d’arte esposta e utilizzate la valigetta per riporvi al suo interno con estrema cautela il pugnale. In cambio riceverete un compenso di 200.000 €. L’organizzazione di Kobayashi ha fornito anche della documentazione tecnica per manomettere l’antifurto e altri documenti utili alla rapina. Buon lavoro!